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LA CELLULITE​

cellulite

È un’alterazione del tessuto cutaneo dovuta all’accumulo di liquidi.

La sua comparsa è causata principalmente da un’alterazione del microcircolo con accumulo di liquidi nei tessuti cutanei.

Come si forma la cellulite?

I meccanismi che portano alla formazione della cellulite riguardano gli strati più superficiali della pelle (il derma) e quelli più profondi (l’ipoderma).

L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro, anche se, in fondo, tutto si può ricondurre ad un’alterazione del microcircolo, causa prima di tutta la sintomatologia e delle alterazioni patologiche in seno al tessuto connettivo.


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Nel derma, le microcircolazioni sanguigna e linfatica vengono alterate, portando ad uno stato edematoso da stasi idrica.

Questi processi nel derma e nell’ipoderma generano il tipico aspetto “a buccia d’arancia”.

pannicolo adiposo

Nell’ipoderma, si formano masse adipose che si spingono verso l’alto e si incuneano nel derma, compromettendo la struttura sottocutanea. Questi processi nel derma e nell’ipoderma generano il tipico aspetto “a buccia d’arancia”. Nella donna infatti i setti fibrosi decorrono perpendicolarmente alla superficie cutanea e separano i grandi lobuli adiposi in sezioni rettangolari. Quando il tessuto adiposo si scompagina, aumentano le dimensioni dei lobuli e i setti di fibre di collagene si sclerotizzano (si induriscono), determinando una compressione dell’ipoderma verso il derma, cioè verso la superficie, che assume così l’aspetto tipico “a materasso”.

Nel tessuto adiposo dell’uomo i setti fibrosi hanno invece una disposizione romboidale, con la formazione di lobuli di forma poligonale che, anche in caso di grandi depositi di grasso, non sono in grado di invadere il derma.

alterazioni

Gli adipociti, aumentando di numero e volume, possono portare alla compressione dei vasi sanguigni compromettendo lo scambio Idro -salino e facilitando la fuoriuscita di liquidi a livello dei capillari.  Gli adipociti si aggregano, creando noduli con limitata irrorazione sanguigna. Le fibre di collagene si irrigidiscono, comprimendo le terminazioni nervose e creando infossamenti nella cute, intaccando il sottocutaneo. Il fatto che la cellulite sia un fenomeno prevalentemente femminile porta facilmente ad associarla agli estrogeni. La presenza di recettori estrogenici sia nei tessuti adiposi che in quelli cutanei fa di questi ormoni un cofattore privilegiato.

L’azione degli estrogeni sul sistema vascolare è quello di svolgere un’importante attività sulla struttura stessa dei vasi sanguigni: più in particolare, queste sostanze agiscono direttamente sulle cellule endoteliali, che rivestono internamente vene e arterie, e su quelle muscolari, che determinano l’ampiezza dei vasi. Gli estrogeni sembrano favorire poi la riparazione dei vasi sanguigni danneggiati e la conservazione delle cellule endoteliali che rivestono e proteggono gli stessi vasi.

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biliosa

 Nella morfologia biliosa l’apparato condizionante è rappresentato dall’apparato epato-biliare (fegato e cistifellea). In questa morfologia appare una costituzione tenacemente organizzata. L’apparato digestivo dimostra una attività epatica molto intensa, caratterizzata da una eccessiva produzione di succhi biliari che infiltrano i tessuti. Negli anni può avere una cellulite localizzata nella parte bassa del gluteo e parte alta della coscia posteriore.

La cellulite può essere considerata all'interno di un quadro patologico femminile, notando che è una condizione normale per moltissime donne ma non per tutte … infatti lo studio morfologico ci insegna che la morfologia nervosa non ha cellulite ma le sue attenzioni sono riverse all’ipotonia tessutale e atonia muscolare;

sanguigna
linfatica

La morfologia linfatica. Le sue forme rotondeggianti sono legate ad una grave alterazione costituzionale: una insufficiente circolazione linfatica. Questo canale, normalmente utilizzato come canale di drenaggio di scorie organiche, risulta stagnante. La circolazione lenta induce una infiltrazione cronica di tutti i tessuti che risentono della lentezza di ricambio nutritizio e d’ossigeno e che appaiono devitalizzati, privi di tono.

Nella morfologia sanguigna  il circolo venoso e linfatico, spesso mostra segni di ingorgo in quanto la velocità del flusso risulta più rallentata, tendente al ristagno. Questo stato di congestione circolatoria corrisponde  molto spesso, nel sanguigno, ad un rallentamento della funzionalità renale.

Sicuramente queste ultime 2 condizioni morfologiche hanno tutti  i requisiti per dover convivere con tessuti cellulitici.

4 STADI DELLA CELLULITE
 

Cellulite edematosa
Si ha questo stadio quando la superficie dell’epidermide appare normale ma nel tessuto sottocutaneo è iniziata la stasi a livello dei capillari, con un aumento della permeabilità dei tessuti e un’iniziale dissociazione degli adipociti. La pelle si presenta più pastosa e fredda al tatto; comprimendola o irrigidendo il muscolo, appaiono i caratteristici segni della “buccia d’arancia”. 

 

Cellulite fibrosa 
La pelle presenta i segni caratteristici della “buccia d’arancia”, con avvallamenti più o meno evidenti. La pelle non è di colore uniforme, può presentare leggere discromie. Si caratterizza come fase iniziale della buccia d’arancia dove è possibile individuare un ristagno dei liquidi interstiziali. In questo secondo stadio gli adipociti cominciano a ingrossarsi e a comprimere i vasi sanguigni compromettendo lo scambio idro - salino tra le cellule e facilitando la formazione di edema. La pelle si presenta leggermente a buccia d’arancia, in alcune zone questi inestetismi cominciamo ad essere più evidenti con avvallamenti.

Cellulite sclerotica molle

La parte colpita è molle e senza tono; sono presenti molti avvallamenti e la “buccia d’arancia” è decisamente evidente, anche senza compressione. Possono comparire lividi, segni del difetto circolatorio. Quando raggiungiamo lo stadio fibroso della cellulite si formano dei piccoli noduli che entrano in contatto con il collagene indurendosi e provocando un rallentamento dell’ossigenazione tra i tessuti e di conseguenza lo scambio tra le cellule.

Cellulite sclerotica
Questo stadio si traduce come la complicanza della fase fibrosa. Questo stadio è solitamente considerato irreversibile. La pelle si presenta a “materasso”. Le fibre di collagene sono ispessite e i noduli sono voluminosi ed evidenti e intaccano anche le terminazioni nervose causando sensibilità e dolore al tatto. Si creano degli infossamenti cutanei che arrivano fino al derma. La cellulite sclerotica presenta buccia d’arancia molto evidenti con noduli visibili e tessuto cutaneo irregolare con la presenza di alcune macchie cutanee. Con il consulto di una specialista può essere possibile intervenire anche in caso di cellulite sclerotica, ma il trattamento deve essere costante e ravvicinato e i risultati non potranno essere miracolosi.

LE CAUSE DELLA CELLULITE

La cellulite può avere diversi fattori predisponenti e scatenanti. Alcuni, come l’obesità e la sedentarietà, si
accompagnano a uno stile di vita poco equilibrato.

 

Fattori Predisponenti

Genetico – costituzionali: razza, sesso, biotipo, familiarità.

Aggravanti: pubertà, gravidanza, menopausa.
Concomitanti: obesità, disfunzioni ormonali.

 

Fattori Scatenanti

Assunzione di anticoncezionali orali, ipotiroidismo, utilizzo di determinati farmaci, disfunzioni epatiche,
terapie ormonali, problemi posturali.

Come prevenire la cellulite in “giovane età”

dieta sana

• Evita i cibi troppo salati e molto conditi
• Scegli la cottura a vapore o al forno.
• Preferisci carni bianche il pesce non deve mancare
• Mangia frutta e verdura ricca di vitamine e Sali minerali.
• Attenziona il consumo di alimenti zuccherati (dolci vari)

sport

• Fai movimento almeno 30 minuti al giorno
• Tieni una postura corretta
• Evita l’utilizzo di tacchi troppo alti nel quotidiano
• Evita lo stress
• Non utilizzare indumenti troppo stretti
• Rispetta le ore di riposo

bere 2 litri d' acqua

• Bevi 2 litri d’acqua al giorno
• Limita gli alcolici e i superalcolici
• Sì a infusi e tisane

Contro la cellulite, esercizio fisico e alimentazione sana potrebbero …. non bastare.

Quando ci sono le olimpiadi mi piace seguire le prestazioni delle atlete femminili … e avendo ormai un
occhio allenato ho potuto costatare che nonostante siano atlete giovani, che seguano regimi alimentari
controllati e grande allenamento giornaliero, ma se nella loro costituzione hanno caratteristiche
morfologiche conducibili alla morfologia sanguigna o linfatica … la nostra
compagna cellulite ci accompagna comunque.

Quindi mi ritrovo a riassumere quanto già noto da tempo, la cellulite è un fenomeno fisiologico
caratteristico della donna, di origine multi causale che molti fattori possono scatenare, perpetuare o
peggiorare.
Per migliorare la condizione di un tessuto cellulitico lo stile di vita può essere integrato dall’effettuare dei
cicli regolari durante l’anno
, di trattamenti specifici e personalizzati in funzione della morfologia del
soggetto, dell’età e lo stadio di essa
. Tante sono le proposte che l’ estetista specializzata è in grado di
proporre alla propria clientela, dopo una accurata valutazione per poi procedere al trattamento più
adeguato e personalizzato.

Grazie alla “globalizzazione” facciamo un giro per il mondo …

Da varie ricerche si evince che le “donne asiatiche”, in particolare le giapponesi siano le meno
toccate dall’inestetismo della cellulite!!!​

globalizzazione

Tutte noi ci siamo chieste almeno una volta nella
vita
, perché le donne giapponesi non hanno la

cellulite, le maniglie  dell’amore i fianchi pronunciati

e sono classificate come le più magre e longeve al

mondo. Non si tratta solamente di un fattore genetico

o di appartenenza a continenti differenti.

 

 

Il cibo e l’alimentazione giocano un ruolo fondamentale.

Dalla loro dieta sono banditi condimenti, panna, formaggi e fritture,

la loro alimentazione si basa su riso, pesce crudo (salmone, tonno fresco, sgombro, sardine e 

arringhe, che sono la più grande fonte di acidi grassi Omega 3.), uova, pollo, soia, tofu, alghe, verdure al vapore condite con con curry e spezie varie.

Tante zuppe e brodi vegetali che dimezzano con le porzioni, infatti i giapponesi possiedono
posate e piatti più piccoli rispetto al resto del mondo.

Una delle principali curiosità di questo tipo di alimentazione è la varietà di piatti che vengono

portati in tavola. Alcune recenti indagini in materia hanno constatato che i popoli orientali

consumano più di cento tipi diversi di cibia settimana, rispetto ai trenta di quelli occidentali.

Le verdure tutti i giorni In genere cotte al vapore o saltate in padella.

Per ogni singolo pasto, in tavola possono essere serviti 4-5 tipi diversi di vegetali.

Il dolce preferito? Frutta fresca oppure una bella tazza di tè verde ricco di antiossidanti più

volte al giorno. Camminano molto a piedi e praticano Tai Chi, una ginnastica dolce ottima anche

per eliminare lo stress edeccellente per la postura.

Prof.ssa Maria Enzabella